1.30.2010

GO FREEGAN GO ! contro la società dello spreco

In totale coerenza con il veganesimo, l'essere freegan ne rappresenta tutto sommato l'evoluzione.
La parola nasce dall'unione di free (libero / gratis) e vegan (chi rifiuta di mangiare - e spesso vestire - prodotti di derivazione animale). Vivere secondo l'etica freegan significa cercare di combattere ogni giorno una società che spreca, trascura e distrugge un numero incredibile di risorse. E' difatti devastante la quantità di cibo, oggetti e risorse che la nostra società butta perché produce molto più di quanto non sia realmente necessario. Come detto, tutto questo esubero non viene riciclato (cosa che fanno da anni i collettivi che si ispirano a Food No Bombs) ma anzi buttato e distrutto.
Il freegan sfrutta questa "imperfezione" / aberrazione del sistema procacciandosi gratuitamente cibo (frugando nei cassonetti, passando da negozi e mercati agli orari di chiusura e più in generale guardandosi attorno), mobili, vestiti e oggetti vari (chi non si è mai arredato casa girando per le strade della propria città?), adottando un'etica di scarso o zero lavoro (sfruttando se possibile anche sussidi vari), occupando ed adottando uno stile di vita orientato alla limitazione dei danni all'ecosistema derivanti dal proprio sostentamento (e quindi drastica riduzione del consumo che comunque si fa etico ed ecologicamente compatibile - di qui la scelta di essere vegan + creazione di orti nel contesto urbano e via dicendo).

Troverete una migliore descrizione di cosa significa essere freegan CLICCANDO QUI

Da parte mia cito, a mo di amarcord, EVASION libro edito dalla Crimethinc! (Collettivo DiY statunitense ruotante attorno a vari gruppi hardcore tra cui i Catharsis) uscito nel lontanissimo 2001/2002 ma ancora disponibile.
Libro decisamente affascinante in cui il protagonista essenzialmente gira per gli Stati Uniti saltando di treno merci in treno merci, dormendo nelle biblioteche dove riesce sempre ad imboscarsi e mangiando tutto il cibo vegan che riesce a recuperare curiosando nei cassonetti di supermercati e fast food vari. Libro davvero affascinante almeno nella sua prima parte e cioè prima che l'ego del suo autore non lo trasformi in una infinita sequela di aneddoti dove puntualmente ribadisce quanto è figo nel fare quello che fa scadendo nella più bieca - almeno ai miei occhi di allora - non nego che potrei sbagliarmi - autocelebrazione fino ad indurmi addirittura a non terminare la lettura stessa!
Opinioni personali a parte l'esperienza dell'autore rappresenta un perfetto esempio di freegan antelitteram che ha avuto il merito di diffondere in maniera efficace tali pratiche nel giro diy punk. Per ordinare questo ed altre pubblicazioni davvero interessanti: http://www.crimethinc.com/

1 commento:

  1. l'idea di fondo non è male, ma mi domando :
    si può rischiare di avere a che fare con i patogeni che possono trovarsi nei cassonetti come nei cibi in questi contenuti ? se un freegan mangia qualcosa di avariato si cura ? sapendo che la maggior parte dei medicinali viene testato sugli animali ?
    si può giustamente non adderire al cieco consumismo non nutrendosi però di scarti ?

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